Bottega dell' Arte del Vino Srl
TRENTINO-ALTO ADIGE Peter Dipoli - Voglar Sauvignon Alto Adige DOC 0,75L
TRENTINO-ALTO ADIGE Peter Dipoli - Voglar Sauvignon Alto Adige DOC 0,75L
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Denominazione d'origine: Alto Adige DOC
Colore: bianco
Tipologia: fermo
Uvaggio: Sauvignon Blanc
Gradazione alcolica: 13%
Località d'imbottigliamento: Egna (BZ) ITALIA
Descrizione:
Di colore giallo paglierino pieno con riflessi dorati, presenta al naso un bouquet delicato e floreale contraddistinto da note minerali, erbacee e agrumate, con profumi complessi di frutta tropicale, melissa, pietra focaia, litchi, sambuco ed erbe aromatiche che sintetizzano le migliori caratteristiche del vitigno. Al palato è fresco, sapido, roccioso e leggermente acidulo ma con nerbo, corpo e struttura. Il finale è lungo, fresco ed energico, con grande tensione. Si abbina ottimamente con verdure, primi piatti di pesce, carne bianca, pasta, sformati, risotti e minestre, crostacei, formaggi freschi, pesce alla griglia, sushi.
Voglar è l'antico nome della zona dove si trova lo storico vigneto di Peter Dipoli, in località Penon nel comune di Cortaccia. Il termine deriva dall'espressione dialettale trentina "fogolar", cioè "focolare", con chiari rimandi alla riservatezza e all'intimità familiare. Si tratta di pendii a terrazza, su terreni sabbiosi con forte presenza di scheletro calcareo di origine dolomitica, che si estendono su 3 ettari situati tra i 500 e i 600 metri di altitudine. All'origine i vigneti erano piantati a Schiava, un vitigno locale, che tra il 1988 e il 1991 è stato completamente sostituito dal Sauvignon Blanc (l’azienda agricola di Dipoli nasce nel 1987 ma solo nel 1998 viene costruita la cantina aziendale).
La vendemmia avviene verso la fine di settembre e i primi di ottobre, quindi il mosto fermenta per 10 giorni in grandi botti di acacia da 19 a 58 hl, poi riposa sulle fecce fino a maggio con bâtonnage ogni 10 giorni nei primi mesi, evitando la fermentazione malolattica. L'affinamento conclusivo avviene in bottiglia per diversi mesi. La filosofia di Peter Dipoli: "Ritengo che ogni vitigno vada collocato nell'habitat che gli è più congeniale. Al produttore resta il compito di trasformare l'uva così come i vigneti gliel'hanno consegnata, in un prodotto fedele al terreno, all'ambiente e all'annata".
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