Bottega dell' Arte del Vino Srl
MOLISE Fattoria di Vaira - Vincenzo Bianco 2024 0,75L
MOLISE Fattoria di Vaira - Vincenzo Bianco 2024 0,75L
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Denominazione d'origine: Molise IGP
Colore: bianco (orange)
Tipologia: fermo
Uvaggio: Falanghina
Gradazione alcolica: 12%
Località d'imbottigliamento: Petacciato (CB) ITALIA
Descrizione:
Di colore giallo dorato con riflessi ambrati tipici dei vini a contatto con le bucce, presenta al naso aromi di albicocca secca, fiori bianchi aromatici, buccia di mandarino, mela cotogna e susina gialla, con note di mandorla dolce e spezie delicate. Al palato è un vino di medio corpo con una buona complessità che ne bilancia la mineralità e una profonda acidità, con note di frutta croccante, tannini distinti ma delicati derivanti dalla macerazione sulle bucce, e un carattere minerale sottostante. La Falanghina qui si esprime rustica e generosa. Si abbina ottimamente con formaggi freschi e stagionati, piatti salati, pesce affumicato, cucina di mare, antipasti elaborati e pizza. Perfetto anche con formaggi cremosi, salmone affumicato e piatti di pesce della tradizione molisana.
La Fattoria Di Vaira è la più grande azienda agricola del Molise e una delle più grandi aziende biodinamiche d'Italia, con oltre 500 ettari certificati Demeter, di cui 40 dedicati alla vigna. Sul mare Adriatico e con gli Appennini meridionali alle spalle, tra le città di Termoli e Vasto, oltre 100 soci coltivano vigneti, oliveti, orticole, cereali e foraggi per gli allevamenti di vacche da latte. I vitigni coltivati includono Falanghina, Trebbiano, Montepulciano, Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot. Dopo anni di pratiche biodinamiche, analisi indipendenti mostrano che la natura del suolo è stata ripristinata, raggiungendo un grado di purezza simile al suolo selvatico. Il Vincenzo Bianco è un esempio eccellente di vino a contatto con le bucce: il 50% delle uve Falanghina viene diraspato in pressa, il 50% vinificato a grappolo intero con 5 giorni di macerazione sulle bucce. La fermentazione avviene in vasche di acciaio con lieviti indigeni, maturazione sulle fecce fini in acciaio e fermentazione malolattica spontanea. Il vino viene imbottigliato senza filtrazione né chiarifica, e tappato a vite.
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